lunedì 18 aprile 2011

PA: INDAGINE CORTE DEI CONTI SULLE DIRIGENZE

Il monitoraggio dell’attuazione che le statuizioni sulla dirigenza recate dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 hanno avuto nel corso dei primi dodici mesi dall’entrata in vigore ha evidenziato un incontrovertibile “stallo” di significativi capitoli del processo di riordino, ingenerando più di un dubbio circa il suo buon esito, quantomeno nei termini brevi auspicati. I rallentamenti riscontrati sono riferiti in primo luogo alle procedure di reclutamento su base concorsuale e successiva formazione dei dirigenti di prima fascia, a tutt’oggi non praticabili per il ritardo nell’emanazione dei provvedimenti disciplinanti criteri e modalità di svolgimento. L’operatività degli interventi di riordino risulta, inoltre, largamente compromessa dall’entrata in vigore delle “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”, recate dal d.l. n. 78/2010. In particolare, il disposto dell’art. 9, comma 1, ai sensi del quale per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale – ivi compreso il trattamento accessorio – non può superare il trattamento in godimento nell’anno 2010, ha di fatto reso inattuabile per il triennio ogni iniziativa di maggiore remunerazione del merito, sottraendo alla riforma significativi margini e strumenti di operatività. Nei tempi e nei modi previsti risultano, invece, attuati da parte della quasi totalità delle amministrazioni gli adempimenti - presupposti di ogni nuova forma di valutazione - relativi all’adozione del Piano della Performance, del Piano per l’integrità e la trasparenza, del Sistema di misurazione e valutazione della performance, sulla base delle indicazioni tempestivamente fornite dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità – CIVIT. Parimenti tempestiva è la costituzione degli OIV - Organismi di valutazione della performance - da parte di tutti i ministeri, ad eccezione dell’ Ambiente e tutela del territorio e del mare e dell'Istruzione, Università e Ricerca. L’analisi dei siti istituzionali delle amministrazioni sotto il profilo della attuazione data alle prescrizioni in materia di pubblicità e trasparenza della compagine dirigenziale ha, poi, mostrato configurazioni in linea di massima conformi al dettato normativo e, salvo poche eccezioni, funzionali alla realizzazione della dovuta visibilità. Infine, se da un lato non risultano ancora emanati alla data del 9 dicembre 2010 i regolamenti di individuazione di limiti e modalità di applicazione dei Titoli II e III del d.lgs.150 alla Presidenza del Consiglio, né è esecutivo il DPCM di attuazione delle disposizioni di cui al Titolo IV, Capo II e III dall’altro, a oltre un anno dall’entrata in vigore del d.lgs. 150 è stato statuito ( art.21 d.lgs. 30 dicembre 2010) che limiti e modalità di applicazione dei Titoli II e III al personale del Ministero dell’Economia e delle Finanze e delle Agenzie fiscali - inizialmente non previsti - debbano essere determinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Tutto ciò considerato, si è richiamata l’attenzione di tutti gli attori del processo sulla necessità di dare attuazione alle iniziative di rispettiva competenza con la sollecitudine necessaria ad assicurarne il buon esito e, comunque, nel rispetto dei tempi normativamente assegnati. Si è, inoltre, sottolineata l’essenzialità di una puntuale verifica ad opera degli organi competenti della tempestività degli adempimenti in capo ai soggetti responsabili, quale garanzia indefettibile dell’utile attuazione delle innovazioni prefissate. Fonte AGENPARL


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