lunedì 28 luglio 2014

Liti e adempimenti fiscali: sospensione pausa estiva

Le scadenze fiscali vanno in ferie, con date diverse per liti e adempimenti fiscali: i dettagli e la normativa di riferimento.
Si avvicina la pausa estiva liti e adempimenti fiscali: ad agosto (dal 1° al 20) i contribuenti sono dispensati dall’eseguire gli adempimenti e i versamenti con il modello F24 e in ferie vanno anche i termini per il processo tributario e la mediazione tributaria (dal 1° agosto al 15 settembre). A prevedere tale stop sono stati: per gli adempimenti fiscali la “Proroga di ferragosto”, ovvero il Dl 16/2012; per il processo tributario la Legge 742/1969; per la mediazione tributaria la pausa è stata introdotta con le modifiche normative apportate dalla Legge di Stabilità 2014. => Scadenze fiscali Luglio 2014: cosa si paga
Adempimenti fiscali
Più in particolare l’articolo 3-quater del Dl 16/2012 prevede uno stop per i versamenti unitari con il modello F24 che hanno scadenza dal 1° al 20 agosto, questi potranno quindi essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese senza alcuna maggiorazione. Ricordiamo che il 20 agosto scadono i termini per effettuare i versamenti risultanti da UNICO 2014 con la maggiorazione dello 0,40% e il primo acconto per il 2014. Nella pausa estiva rientrano anche i pagamenti in scadenza dal 1° al 20 agosto relativi ai contributi INPS e ai premi INAIL. L’unica eccezione allo stand-by che va dal 1° agosto fino al 15 settembre è rappresentata dalle notifiche, ovvero l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia potranno anche in questo intervallo di tempo notificare avvisi di accertamento e cartelle di pagamento. => Modello 770, scadenza prorogata al 19 settembre
Liti
L’articolo 1 della legge 742/1969 prevede che: “Il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie e a quelle amministrative è sospeso di diritto dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Ove il decorso abbia inizio durante il periodo di sospensione, l’inizio stesso è differito alla fine di detto periodo. La stessa disposizione si applica per il termine stabilito dall’articolo 201 del codice di procedura penale”. Verrà quindi interrotto per un mese e mezzo il conteggio dei giorni utili per depositare atti e documenti previsti nel contenzioso tributario in ogni grado di giudizio, a partire dalla Commissione tributaria provinciale fino alla Cassazione. => Mediazione tributaria 2014: come cambia
Per gli atti notificati a decorrere dal 2 marzo 2014 l’articolo 1, comma 611 della Legge 147/2013 (Legge di Stabilità) ha previsto la sospensione in tema di mediazione tributaria dall’1 agosto al 15 settembre. Tale proroga trova applicazione anche nel caso di accertamento con adesione i giorni di pausa si sommano ai 90 giorni di “blocco” previsti dal momento della presentazione dell’istanza di impugnazione dell’atto FONTE PMI Francesca Vinciarelli

domenica 27 luglio 2014

La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: Verso lo "sblocca-Italia": per l'edilizia regole u...

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La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: Verso lo "sblocca-Italia": per l'edilizia regole u...: [Speriamo che si bloccano tutti gli abusi edilizi tollerati e forse condivisi?] Il pacchetto di regole per il settore edilizio dovrebbe ess...

sabato 12 luglio 2014

E’ ora di scegliere il dopo Pisapia

Click Here Under- E’ ora di scegliere il dopo Pisapia

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TU A CHI AFFIDERESTI LA GIUDA DEL COMUNE DI MILANO CITTA’ METROPOLITANA-DILLO CON UN POST su BATTITORI LIBERI UNITI

lunedì 7 luglio 2014

INVITO GRUPPO BATTITORI LIBERI

Aderisci al Gruppo Battitori Liberi Uniti
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foto di Dino Donofrio.


Equitalia, ruolo abusato, serve una Agenzia Regionale delle Riscossioni. | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

RISCOSSIONE. CONSIGLIO COMUNALE APPROVA DELIBERA SUL SUPERAMENTO DI EQUITALIA 

Milano, 7 luglio 2014 – Si apre una nuova stagione sul fronte della riscossione delle entrate e nel rapporto tra Comune di Milano e cittadini. Dopo 14 anni di gestione affidata ad Equitalia, Palazzo Marino volta pagina e dal 1 ottobre 2014 gestirà direttamente la delicata attività di riscossione, volontaria e forzata, delle proprie entrate. Lo stabilisce la delibera, approvata oggi dal Consiglio Comunale con 35 voti favorevoli, 1 astenuto e nessun contrario, che contiene il regolamento per la gestione della riscossione delle sanzioni e dei tributi comunali.  

Questa novità comporta notevoli vantaggi, economici ma non solo, per i milanesi. La gestione diretta del Comune fa venir meno l’aggio dovuto a Equitalia, ossia la percentuale sulle somme riscosse, fissato dalla legge all’8% a titolo di remunerazione omnicomprensiva per il lavoro svolto. La riscossione diretta da parte del Comune prevede invece solo l’addebito dei costi vivi sostenuti dall’Ente (indicativamente un massimo di 12 euro per atto). 

Anche le spese di notifica sono destinate a ridursi: grazie alla scelta di sostituire progressivamente il recapito a mezzo raccomandata (5,88 euro) con l’invio su posta certificata (PEC).  

Il nuovo regolamento, infine, prevede anche l’individuazione di importi minimi sotto i quali non è più prevista nessuna riscossione e per i quali non si attueranno azioni cautelari ed esecutive perché economicamente non sostenibili.  

Ma i vantaggi non sono solamente economici. Un a gestione diretta della riscossione consente di prestare una maggior attenzione alle esigenze e condizioni effettive dei cittadini.  

Così, in casi di particolare disagio economico dei cittadini, il Comune potrà sospendere fino ad un anno l’avvio o la prosecuzione delle procedure.  

Equitalia, inoltre, utilizza la cartella esattoriale per la riscossione coattiva. L’Amministrazione, invece, non solo potrà far ricorso, con una modalità più flessibile ed evitando rigidi automatismi, allo strumento del sollecito bonario ma anche, in caso di riscossione forzata, il Comune utilizzerà lo strumento dell’ingiunzione, che consente una comunicazione molto più chiara e comprensibile per i contribuenti.  

L’idea insomma è di arrivare e inviare periodicamente un unico atto relativo a più situazioni di debito riferito allo stesso soggetto, consentendo così  un unico momento di interlocuzione con il debitore ed una valutazione complessiva della sua posizione
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domenica 6 luglio 2014

Accade in un condominio della Zona 3 del Comune di Milano: gli abusi edilizi continuano... | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?

Spunta un nuovo buco sulla parete esterna: COSA è? Intanto continuano gli abusi.
Comunicato Per Una Corretta Informazione
I LAVORI? INIZIATI IL 19 settembre 2013«Non si sono mai fermati» Comunicato Per Una Corretta Informazione
SCIA APPROVATA IN DATA 09 /06/2014 e resa pubblica nel condominio con AVVISO del 14 giugno 2014
BUCO ABUSIVO SU FACCIATA INTERNA CONDOMINIALE E OTTURATO RECENTEMENTE
con apertura (recente ) di un nuovo buco "ABUSIVO"su facciata ESTERNA condominiale a destra del portone d'ingresso tra una finestra e un balcone sovrastante
Accade in un condominio della Zona 3 del Comune di Milano: gli abusi edilizi continuano... | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?

sabato 5 luglio 2014

La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: RLI: nuove regole per i contratti di locazione

Aggiornate le regole per il modello R.L.I (Registrazione Locazioni Immobili) da parte dell'Agenzia delle Entrate e di conseguenza il software RLI

Aggiornate le regole per i contratti di locazione e le istruzioni del modello RLI da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il modello RLI (Registrazione Locazioni Immobili), lo ricordiamo, ha sostituito dal 3 febbraio 2014 i modelli 69, Siria, Iris e RR per le registrazioni dei contratti di locazione e affitto di immobili e per comunicarne eventuali proroghe, cessioni o risoluzioni, oltre che per esercitare l’opzione del regime agevolato della cedolare secca.
Nuove regole
Le nuove indicazioni dell’Agenzia prevedono che nel modello RLI si indichi:
·         nella casella “rendita catastale” il reddito dominicale e non quello agrario;
·         nel campo annualità, l’anno per il quale si è effettuato il pagamento;
·         il codice 5 “Conguaglio d’imposta”, nel caso in cui si segua la procedura telematica.
Vengono poi introdotti per i casi particolari i codici per la sublocazione (solo senza opzione della cedolare secca) e quello che consente il pagamento dell’intera imposta di registro per tutte le annualità, anche in caso di presenza di canoni diversi per una o più annualità.
Software RLI
Conseguentemente alla pubblicazione delle nuove istruzioni, l’Agenzia ha aggiornato il software “Contratti di locazione e affitto di immobili (RLI)”, disponibile sia per gli utenti Windows e per gli utenti MacIntosh, per la creazione e il controllo del file telematico. Prima dell’invio del file, tuttavia, è necessario che i contribuenti lo sottopongano alla verifica del modulo di controllo disponibile su questo sito e sui siti dei servizi telematici. Per l’utilizzo del software è necessario avere installata la Java Virtual Machine versione 1.7, che permette di usufruire delle applicazioni direttamente dal web. La versione del software: 1.0.2 del 01/07/2014 segue quindi:
·         l’aggiornamento del controllo campi “Contratto Soggetto IVA” e “Soggettività IVA”;
·         l’aggiornamento dei dati in presenza di garanzie;
·         l’aggiornamento in caso di intera durata per tipologie L3, T2, T4;
·         l’implementazione del calcolo automatico copie in presenza di allegati;
·         la modifica del controllo campi obbligatori in caso di tardività (in accoglienza);
·         l’integrazione dei codici per i casi particolari;
·         l’inserimento dell’ipotesi conguaglio di imposta;
·         l’ampliamento della compilazione Tipo catasto (Terreni/Urbano) per i fabbricati rurali;



·         la modifica del controllo campo indirizzo in caso di terreni
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giovedì 3 luglio 2014

Allarme Inps: senza ricambio generazionale a rischio qualità del servizio

Senza ricambio generazionale è a rischio la qualità dei servizi forniti dall’Inps. Il tempo medio di erogazione delle prestazioni rischia di passare da 50 giorni nel 2014 a a 117 giorni nel 2016. L’allarme – stando a quanto ha appreso e reso noto l’Adnkronos – è contenuto nel piano triennale dell’Istituto di previdenza approvato lo scorso aprile. Il piano sottolinea i progressi compiuti dall’Istituto nel processo di riorganizzazione a seguito dell’accorpamento di Inpdap e Enpals, e indica le direttrici di sviluppo per i prossimi anni.
Una specifica attenzione viene posta alla riorganizzazione delle strutture dirigenziali, dei processi informatici e della gestione del patrimonio. Il piano propone anche un confronto con i principali Enti previdenziali europei. Tornando alla qualità dei servizi offerti ai cittadini il piano evidenzia che nel triennio 2014-2016 acquisiranno i requisiti per il pensionamento 2.405 unità determinando un calo del 7,5% rispetto alla consistenza di gennaio 2014.
Una flessione che si aggiunge ai 3.000 dipendenti che hanno lasciato l’Istituto negli ultimi 24 mesi e che con le attuali limitazioni normative potrà essere integrato solo con circa 500 assunzioni. Inevitabile la ripercussione sui servizi: “il peggioramento dell’indice di giacenza – si legge nel piano industriale – non incide esclusivamente sui tempi di definizione delle prestazioni ma genera un peggioramento su tutti i livelli di servizio e i tempi di risposta dell’Ente assicuratore. In particolare nell’area dei contributi, il peggioramento delle giacenze è causa di rallentamenti significativi nell’accertamento e recupero dei crediti contributivi con palesi riflessi sulle entrate dell’Istituto”.
Nel triennio 2014-2016 – si precisa nel piano – si configura uno scenario in cui viene “superato il limite massimo di produttività pro-capite media mensile del personale” determinando una “oggettiva difficoltà nel mantenimento della qualità dei servizi erogati ai cittadini connessa soprattutto all’aumento delle giacenze e al prolungamento dei tempi di risposta”. Una situazione resa ancor più difficile dalla crescita dell’età media del personale destinata a passare da 52,6 anni nel 2014 a 57,7 anni nel 2020.
Perciò, ad avviso dell’Inps, per mantenere i livelli di servizio, occorre tornare ad una politica attiva del turnover prevedendo nel triennio interessato dal piano l’assunzione di 2.000 unità aggiuntive all’interno delle aree di produzione portando cosi le nuove assunzioni nel triennio a 2.500 unità. Il piano ridisegna l’organizzazione dell’Istituto tenendo conto dei processi di integrazione con Inpdap ed Enpals e delle norme sul contenimento delle spese di funzionamento. Le funzioni di livello dirigenziale generale passano da 56 a 35, a cui si aggiungono 14 funzioni di livello generale con competenze trasversali interfunzionali a termine.
A livello territoriale la nuova organizzazione prevede il progressivo adeguamento in funzione dell’evoluzione delle caratteristiche dell’utenza, il mantenimento di livello di presidio del territorio adeguati e l’evoluzione verso i servizi di orientamento e consulenza. Nel dettaglio le strutture in cui si articola l’Istituto passano da 71 a 64. Le funzioni di livello dirigenziale generale scendono da 56 a 35 più 14, mentre quelle di livello dirigenziale non generale presso le strutture centrali e regionali sono e restano 15. Le posizioni apicali, senza considerare le funzioni con competenze trasversali non funzionali a termine, si riducono pertanto del 29%. Il piano raccoglie a pieno le indicazioni della spending review. La contrazione delle spese di funzionamento nel triennio ammonta a 515,7 milioni l’anno. Nel 2014 il risparmio aggiuntivo in confronto al 2013 è di 180 milioni. Le spese di funzionamento complessive vengono fissate 4,4 mld nel 2014, 4,37 mld nel 2015 e 2016. Infine nel raffronto con gli Enti previdenziali europei l’Inps mostra una percentuale di spesa di amministrazione pari al 2,55% sotto la media dei 28 paesi Ue (-0,46%) e dei 17 paesi dell’area euro (-0,78%).
Inps: 800 mila accessi al giorno a sito web
“Il sito web dell’Inps ha sviluppato 800mila accessi al giorno”. Così ha recentemente dichiarato Marco Barbieri, direttore ufficio stampa e comunicazione dell’Inps, intervenendo al Forum Pa in un incontro sulla trasparenza comunicativa. “Per fortuna – ha spiegato il dirigente dell’Ente assicuratore – i nostri contatti durano pochissimo, a dimostrazione che il cittadino-utente riesce a ottenere una risposta ai propri bisogni in poco tempo”. Riferendosi poi agli interventi normativi a sostegno della trasparenza, Barbieri ha fatto notare che, “se non esiste una relazione tra Pa e cittadini concreta, ogni intervento normativo diventa un impiccio”.

“L’obiettivo fondamentale – ha sostenuto – è quello di creare un vero e proprio ciclo di ascolto, perché non basta la consultazione web, ma si richiede una capacità di interlocuzione che accompagni il cittadino”. “La relazione con l’Inps e, in generale, con la pubblica amministrazione – ha puntualizzato Marco Barbieri – deve essere semplice all’origine e non semplificata dal sito web. Senza dimenticare la fiducia che alimenta il processo virtuoso Pa-cittadini, con l’obiettivo di avere un sentimento nazionale che equilibri i rapporti tra trasparenza e privacy”.
Anche per Carlo Flamment, presidente Formez Pa, “è importante il rapporto di trasparenza e fiducia che si instaura con i cittadini”. Lo ha non a caso precisato rammentando in particolare il ‘Tavolo sulla trasparenza comunicativa’, istituito lo scorso anno presso il dipartimento della Funzione pubblica. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti: noi dobbiamo rispondere sempre – ha ricordato Flamment – alle richieste del cittadino. E con ‘Linea Amica’ – ha proseguito – siamo riusciti a rispondere alle richieste degli utenti. Il contact center gratuito della Pa italiana, dal 2009 ad oggi, ha gestito direttamente oltre 1 milione e 200mila contatti, fornendo assistenza nei rapporti con la pubblica amministrazione a centinaia di migliaia di cittadini.
E oltre 200 milioni di contatti della rete di 1.320 uffici pubblici organizzati nel network. ‘Linea Amica’ conta circa 6.000 operatori ma – ha avvertito il presidente Formez Pa – non è più sufficiente un giudizio positivo sull’attività, dobbiamo aiutare a cambiarla, continuando a portare i servizi on line a disposizione del cittadino rendendoli più fruibili”. E proprio “l’impegno di ‘Linea Amica’ – ha opportunamente evidenziato in proposito Antonio Sorgi, direttore degli Affari della presidenza della giunta regionale Abruzzo – è stata essenziale in occasione del terremoto dell’Aquila: una comunicazione fondamentale per gli sfollati che si sono trovati in un’improvvisa situazione di disagio”.
“‘Linea Amica’ – ha infatti rimarcato Sorgi – ha dato risposte ai cittadini e al territorio, cercando di far riprendere una vita normale a una struttura messa a dura prova dal sisma”. Dello stesso avviso si è detto anche Antonio Alessandro, capo unità coordinamento della Segreteria generale del ministero degli Affari esteri. “Come Farnesina – ha rilevato – condividiamo la trasparenza, vista come strumento di comunicazione migliore per il cittadino. Per noi la trasparenza – ha chiarito – è un concetto bifronte: da una parte la vediamo come una casa di vetro con l’attività di contrasto alla corruzione, dall’altra come un vincolo finalizzato a una migliore fornitura del servizio”. L’alto dirigente ministeriale, illustrando l’attività di comunicazione della Farnesina, ha poi descritto “i siti delle nostre sedi diplomatiche estere, strutturati in lingua italiana e locale, in modo da avvicinarsi il più possibile ai cittadini del territorio”. “Ovviamente al di là del sito web – ha chiosato – non possiamo dimenticare il contatto telefonico con i nostri connazionali e, soprattutto, quello ‘di persona’ con coloro che non accedono ai servizi in rete”.
Inps, Cig: ore autorizzate a maggio in calo
A maggio il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato di 96,4 milioni, con una diminuzione del 3,9% in confronto allo stesso mese del 2013 (100,4 milioni di ore). Lo ha recentemente reso noto l’Inps che spiega come il calo sia totalmente imputabile agli interventi di cassa integrazione ordinaria e in deroga. I dati destagionalizzati, inoltre, evidenziano rispetto ad aprile 2014 una variazione congiunturale pari al -1,7% per il totale degli interventi di cassa integrazione. Dall’analisi delle singole tipologie di intervento si rileva che le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) autorizzate a maggio sono state 22,2 milioni, mentre un anno prima, nel mese di maggio 2013, erano state 35,7 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale è pari a -37,9%. In particolare, la variazione tendenziale è stata pari a -41,2% nel comparto industria e -28,1% nel settore edilizia.
Le variazioni congiunturali calcolate sui dati destagionalizzati registrano per il mese di maggio 2014 un decremento pari al -1,5% in confronto al mese precedente. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs) autorizzate a maggio è stato pari a 62,3 milioni, con un rialzo del 31,4% rispetto al maggio 2013, nel corso del quale sono state autorizzate 47,4 milioni di ore. In confronto ad aprile 2014, invece, si riscontra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, pari a +12,1%. Passando infine agli interventi in deroga (Cigd), che come noto risentono degli stanziamenti ridotti, sono state 12,0 milioni le ore autorizzate a maggio 2014, con un decremento del -30,5% rispetto al maggio 2013, mese nel quale erano state autorizzate 17,2 milioni di ore. In questo caso, la destagionalizzazione dei dati evidenzia una variazione congiunturale pari al -35,8% in confronto al precedente mese di aprile.
Domande di disoccupazione in calo ad aprile
Ad aprile sono state presentate 91.090 domande di ASpI, 29.048 istanze di mini ASpI, 269 richieste tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 8.888 domande di mobilità, per un totale di 129.295 istanze di accesso alle prestazioni di sostegno al redito, l’8,8% in meno rispetto alle 141.729 richieste inoltrate nel mese di aprile 2013. Lo comunica sempre l’Inps che ricorda come dal 1° gennaio 2013 siano entrate in vigore le nuove prestazioni ASpI e mini ASpI. Pertanto, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le istanze pervenute sono classificate come ASpI e mini ASpI.
Carlo Pareto
Avanti! Online · 19/06/2014

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Semestre italiano, Renzi parla a Strasburgo: il liveblogging - POLITICA

SALVINI: STAI BALLANDO SUL TITANIC. «Ci sono rimasto male, mi aspettavo di più». Così Matteo Salvini apre il suo intervento nel dibattito sul discorso di Renzi chiudendo con l'ammonimento: «State ballando sul Titanic». Il segretario della Lega lancia l'accusa di «non avere speso una sola parola sui marò» quando «ci occupiamo degli sfigati e dei poveri di tutto il mondo, non di quelli di casa nostra». Aggiunge la critica di non aver parlato «degli imprenditori suicidati, dei pensionati, degli agricoltori e dei pescatori distrutti e delle banche che vengono ingrassate senza che una lira arrivi alle imprese». Infine Salvini ha aggiunto: «Verrà il giorno in cui quelli che non hanno arriveranno qua a riprendersi quello che è loro a partire da una moneta sbagliata nel nome della quale state distruggendo la speranza di intere generazioni, altro che generazione Erasmus...».
Semestre italiano, Renzi parla a Strasburgo: il liveblogging - POLITICA

martedì 1 luglio 2014

• Pensioni: crolla il potere d’acquisto

Le varie Riforme delle Pensioni che si sono succedute in questi anni hanno avuto come effetto collaterale un drastico calo del potere di acquisto delle pensioni: in 6 anni, dal 2008 ad oggi, in media le pensioni hanno perso 1.419 euro di potere d’acquisto all’anno, oltre 118 euro al mese.
Tasse sulle pensioni
Questo è quanto emerso dall’analisi di Confesercenti, illustrata dal presidente Marco Venturi in occasione dell’annuale incontro estivo dei pensionati della Fipac-Confesercenti a Brindisi:
«Siamo l’unico Paese dove i pensionati pagano, in proporzione, più tasse di quando erano attivi. Accade così che il pensionato subisca un maggior prelievo rispetto al dipendente e che tale extra imposta sia più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alle pensioni d’importo inferiore. Nel resto d’Europa non è così; anzi, avviene il contrario. In tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente».
Pensioni: Italia VS Europa
In sostanza i pensionati italiani sono i più tartassati d’Europa. Qualche esempio:
·         su una pensione pari a 1,5 volte il trattamento minimo INPS in Italia le tasse applicate sono del 9,17%, mentre su assegni previdenziali dello stesso importo in Germania, Francia e Spagna e Regno Unito la tassazione è nulla;
·         su un trattamento pensionistico pari a tre volte il minimo le pensioni in Italia sono soggette ad un prelievo di oltre 4 mila euro, contro i 39 euro delle pensioni tedesche. I pensionati italiani sopportano quindi un prelievo pari al doppio di quello delle pensioni spagnole, al triplo di quelle inglesi, al quadruplo di quelle francesi.
Bonus 80 euro
Per Venturi
«È ora di dare una svolta definitiva a questa ingiustizia, ripensando il sistema fiscale. Soprattutto si deve tener conto dell’erosione del potere d’acquisto dei pensionati, estendendo anche a loro, come primo passo, il bonus fiscale, in modo tale da ridurre almeno la perdita su base mensile. Essere anziani non può essere considerato un peso sociale: dobbiamo reagire rivendicando rispetto, dignità sociale ed economica per i nostri pensionati


Governo, la riforma della giustizia in 12 punti

Riduzione dei tempi dei processi, riforma del Csm, più carriera per "merito" e non per "appartenenza alle correnti", ripristino del falso in bilancio e libertà per il magistrato di intercettare nel rispetto della privacy.
Governo, la riforma della giustizia in 12 punti