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Trecentomila docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Cifre spaventose di un esercito di professionisti in attesa di lavoro.
I numeri della precarietà, ovvero dei docenti in attesa di un lavoro stabile, sono impressionanti. Dalle ultime rilevazioni del MIUR, essi ammontano a più di trecentomila unità con una età media che supera i quarant’anni. Un esercito di professionisti, dal laureato in lettere classiche all’economista, dal filosofo al matematico, che attende da anni di poter entrare di ruolo, “fregiandosi” dell’agognato titolo di docente a tempo interminato. Invece, proprio sull’indeterminatezza della classe politica, la scuola italiana ha costruito un incredibile sistema di sbarramenti e di bizantinismi che, di fatto, impediscono lo svuotamento delle graduatorie.
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