18 Giugno 2014
Al via un modello unificato e semplificato per la SCIA edilizia (segnalazione certificata di inizio attività) e il permesso di costruire, adottati in seguito alla firma dell’accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali.
Invece degli oltre 8000 moduli, sinora in uso, un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale e agevolerà l'informatizzazione delle procedure e la trasparenza per cittadini e imprese.
Inoltre, non verrà più chiesta la documentazione che l'amministrazione ha già. Basterà una semplice autocertificazione o l'indicazione degli elementi che consentono all'amministrazione di reperire la documentazione.
L'accordo Italia Semplice è stato concluso tra il Governo, rappresentato dai ministri Madia e Lanzetta e dal sottosegretario Rughetti, l'Anci, l'Upi, la Conferenza delle Regioni rappresentate dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani e dal presidente della provincia di Terni Feliciano Polli.
Il documento lancia un'alleanza istituzionale per riformare la Pubblica Amministrazione, attraverso la condivisione tra governo e autonomie di punti e obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli e organismi dello Stato.
Fonte: Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
AllegatiPer saperne di più
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mercoledì 25 giugno 2014
Al via un modello unificato e semplificato per la SCIA edilizia
sabato 21 giugno 2014
Casa Petrarca a Cascina Linterno... | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?
Seminario "Città metropolitane: per un nuovo governo del territorio"
Il
Seminario, dal titolo "Città metropolitane: per un nuovo governo del
territorio", si è svolto a Roma, nella sala monumentale della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, nella mattinata del 18 giugno 2014
Il saluto istituzionale del ministro Lanzetta
[La prima parte del seminario ha affrontato il tema delle Città
metropolitane nell'ordinamento giuridico istituzionale, con gli interventi di: Maria
Mirabelli, Marco Olivetti, Andrea Patroni Griffi, Luigi De Magistris, Dario
Nardella. La chiusura degli ultimi due interventiè affidata a Gianclaudio
Bressa e Gianpiero Bocci. Durante l'avvicendamento dei relatori, è stato
proiettato un breve video di spiegaizone dellalegge di riforma delle autonomie,
o "Legge Delrio":]
[La seconda parte del seminario ha riguardato le città metropolitane nella prospettiva socio-economica, con l'intervento di: Alessandro Balducci, Antonio Calafati, Gino Mirocle Crisci, Lida Viganoni, Silvia Viviani, Marco Doria, Ignazio Marino e Giuliano Pisapia.]
giovedì 19 giugno 2014
Cosa succede in città? Scontro Pisapia-maggioranza «Basta polemiche tra alleati» | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?
Leonardo Donofrio ha scritto:Sostiture subito gli assessori che fanno solo danni alle famiglie con i loro interventi "che non stanno nè in cielo e nè in terra".
Cosa succede in città? Scontro Pisapia-maggioranza «Basta polemiche tra alleati» | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?
Pagamenti PA: procedura di infrazione contro l’Italia
Bruxelles avvia la
procedura di infrazione per i ritardi di pagamento della PA: l'Italia ha due
mesi per rispondere ma intanto scatta la polemica tra Governo e commissario UE
Tajani.
Cartellino giallo
dalla UE: aperta una procedura di infrazione contro l’Italia per
il ritardo nei pagamenti della PA. Il provvedimento di
Bruxelles, ampiamente preannunciato, è diventato ufficiale con una lettera di
messa in mora inviata al Governo il 18 giugno. Motivazione: le pubbliche
amministrazioni italiane, tenute ad applicare i tempi previsti dalla direttiva
europea (30 o 60 giorni), disapplicano la norma pagando in ritardo. Non solo:
l’Italia resta peggiore pagatore d’Europa, con tempi medi di 170 giorni, che diventano 210
giorni nel caso di lavori pubblici.
Cosa succede ora?
L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere, eventualmente sollevando
obiezioni: se entro questo tempo non fornirà all’Europa elementi soddisfacenti
potrà partire la procedura di infrazione vera e propria.
Il ministro
dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ritiene l’avvio della
procedura «incomprensibile», perché il Governo ha dato «una decisa spinta
proprio ai pagamenti della PA». Il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Graziano Delrio, aggiunge che i
debiti della PA «vengono pagati man mano che vengono certificati», riferendosi
alla norma nel Decreto IRPEF contro i ritardi nei pagamenti (divieto di nuove assunzioni).
Il problema
Come ha spiegato il
commissario europeo all’Industria, Antonio Tajani, si tratta di misure
positive che però «non risolvono il problema dei pagamenti in ritardo». Si
tratta, in effetti, di un piano del Governo per risolvere la questione degli
arretrati attraverso il meccanismo delle certificazioni dei crediti (cedibili
alle banche) ma non quello dei ritardi nel saldo delle fatture.
Reazioni
Fra le reazioni più dure si segnala
quella del sottosegretario Sandro Gozi, secondo cui quella di
Tajani è una «strumentalizzazione» e un «atto di irresponsabilità contro
l’Italia». Sull’altro fronte, il presidente dei Deputati di Forza Italia alla
Camera, Renato Brunetta, difende il
provvedimento sottolineando che quella dei ritardi dei pagamenti della PA è una
piaga che si trascina da anni. Per quanto riguarda le imprese, registriamo la
posizione di Confartigianato, che parla di
«spettacolo curioso a cui ci tocca assistere, con le parti politiche che si
schierano per tifoserie pro e contro», quando «è purtroppo incontrovertibile
che la Pa non paga» e «nessuna compiacenza può farci dire il contrario».
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