mercoledì 25 giugno 2014

Al via un modello unificato e semplificato per la SCIA edilizia


Italia Semplice: moduli unificati per l'edilizia


18 Giugno 2014
Al via un modello unificato e semplificato per la SCIA edilizia (segnalazione certificata di inizio attività) e il permesso di costruire, adottati in seguito alla firma dell’accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali.
Invece degli oltre 8000 moduli, sinora in uso, un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale e agevolerà l'informatizzazione delle procedure e la trasparenza per cittadini e imprese.
Inoltre, non verrà più chiesta la documentazione che l'amministrazione ha già. Basterà una semplice autocertificazione o l'indicazione degli elementi che consentono all'amministrazione di reperire la documentazione.

L'accordo Italia Semplice è stato concluso tra il Governo, rappresentato dai ministri Madia e Lanzetta e dal sottosegretario Rughetti, l'Anci, l'Upi, la Conferenza delle Regioni rappresentate dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani e dal presidente della provincia di Terni Feliciano Polli.

Il documento lancia un'alleanza istituzionale per riformare la Pubblica Amministrazione, attraverso la condivisione tra governo e autonomie di punti e obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli e organismi dello Stato.



Fonte: Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione

Allegati

Per saperne di più

FONTE http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=75978

sabato 21 giugno 2014

Casa Petrarca a Cascina Linterno... | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?

grandi novità ! Sopra le colonnette petrarchesche adesso sono emerse tracce di affreschi ! Allora era vero !





Seminario "Città metropolitane: per un nuovo governo del territorio"


Il Seminario, dal titolo "Città metropolitane: per un nuovo governo del territorio", si è svolto a Roma, nella sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella mattinata del 18 giugno 2014
Il saluto istituzionale del ministro Lanzetta
[La prima parte del seminario ha affrontato il tema delle Città metropolitane nell'ordinamento giuridico istituzionale, con gli interventi di: Maria Mirabelli, Marco Olivetti, Andrea Patroni Griffi, Luigi De Magistris, Dario Nardella. La chiusura degli ultimi due interventiè affidata a Gianclaudio Bressa e Gianpiero Bocci. Durante l'avvicendamento dei relatori, è stato proiettato un breve video di spiegaizone dellalegge di riforma delle autonomie, o "Legge Delrio":]
[La seconda parte del seminario ha riguardato  le città metropolitane nella prospettiva socio-economica, con l'intervento di: Alessandro Balducci, Antonio Calafati, Gino Mirocle Crisci, Lida Viganoni, Silvia Viviani, Marco Doria, Ignazio Marino e Giuliano Pisapia.]

giovedì 19 giugno 2014

Cosa succede in città? Scontro Pisapia-maggioranza «Basta polemiche tra alleati» | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?




Leonardo Donofrio ha scritto:Sostiture subito gli assessori che fanno solo danni alle famiglie con i loro interventi "che non stanno nè in cielo e nè in terra".

Cosa succede in città? Scontro Pisapia-maggioranza «Basta polemiche tra alleati» | e-participation a Milano: cittadini per una Milano partecipata?

Pagamenti PA: procedura di infrazione contro l’Italia


Bruxelles avvia la procedura di infrazione per i ritardi di pagamento della PA: l'Italia ha due mesi per rispondere ma intanto scatta la polemica tra Governo e commissario UE Tajani.


Cartellino giallo dalla UE: aperta una procedura di infrazione contro l’Italia per il ritardo nei pagamenti della PA. Il provvedimento di Bruxelles, ampiamente preannunciato, è diventato ufficiale con una lettera di messa in mora inviata al Governo il 18 giugno. Motivazione: le pubbliche amministrazioni italiane, tenute ad applicare i tempi previsti dalla direttiva europea (30 o 60 giorni), disapplicano la norma pagando in ritardo. Non solo: l’Italia resta peggiore pagatore d’Europa, con tempi medi di 170 giorni, che diventano 210 giorni nel caso di lavori pubblici.
Cosa succede ora? L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere, eventualmente sollevando obiezioni: se entro questo tempo non fornirà all’Europa elementi soddisfacenti potrà partire la procedura di infrazione vera e propria.
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ritiene l’avvio della procedura «incomprensibile», perché il Governo ha dato «una decisa spinta proprio ai pagamenti della PA». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, aggiunge che i debiti della PA «vengono pagati man mano che vengono certificati», riferendosi alla norma nel Decreto IRPEF contro i ritardi nei pagamenti (divieto di nuove assunzioni).
Il problema
Come ha spiegato il commissario europeo all’Industria, Antonio Tajani, si tratta di misure positive che però «non risolvono il problema dei pagamenti in ritardo». Si tratta, in effetti, di un piano del Governo per risolvere la questione degli arretrati attraverso il meccanismo delle certificazioni dei crediti (cedibili alle banche) ma non quello dei ritardi nel saldo delle fatture.
Reazioni
Fra le reazioni più dure si segnala quella del sottosegretario Sandro Gozi, secondo cui quella di Tajani è una «strumentalizzazione» e un «atto di irresponsabilità contro l’Italia». Sull’altro fronte, il presidente dei Deputati di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, difende il provvedimento sottolineando che quella dei ritardi dei pagamenti della PA è una piaga che si trascina da anni. Per quanto riguarda le imprese, registriamo la posizione di Confartigianato, che parla di «spettacolo curioso a cui ci tocca assistere, con le parti politiche che si schierano per tifoserie pro e contro», quando «è purtroppo incontrovertibile che la Pa non paga» e «nessuna compiacenza può farci dire il contrario».