«La manovra economica 2011-12 approvata dal governo complica la realizzazione del federalismo fiscale»
Regione Lombardia, che è capofila delle Regioni per le materie finanziarie, fa conoscere i dati relativi alla manovra economica del Governo e il peso della manovra sui diversi comparti dello Stato (Comuni, Province, Regioni, Governo nazionale).
Tali dati sono ricavati dalla lettura del testo ufficiale del provvedimento, reso noto alcuni giorni fa.
La manovra, nel biennio 2011-2012, prevede tagli di spesa complessivi per 27 miliardi (10,2 + 16,8) su un totale di spese di 1.210 miliardi, pari ad una percentuale media del 2,23%. I tagli sono così ripartiti:
- COMUNI: 4 miliardi (1,5 + 2,5) su una spesa nel biennio di 126 miliardi, pari al 3,17%;
- PROVINCE: 800 milioni (300 + 500) su una spesa nel biennio di 26 miliardi, pari al 3,07%;
- REGIONI A STATUTO ORDINARIO: 8,5 miliardi (4 + 4,5) su una spesa nel biennio di 64 miliardi, pari al 13,28%;
- REGIONI A STATUTO SPECIALE: 1,5 miliardi (0,5 + 1) su una spesa nel biennio di 36 miliardi, pari al 4,16%;
- STATO: 11,7 miliardi (3,4 + 8,3) su una spesa nel biennio di 960 miliardi, pari all'1,22%.
Questi dati ufficiali confermano quanto il presidente Errani e il presidente Formigoni hanno sostenuto nei giorni scorsi e cioè che la manovra pesa in maniera eccessiva sulle Regioni e in misura del tutto sproporzionata rispetto agli altri comparti dello Stato.
E' anche evidente che se la manovra non sarà modificata la realizzazione del federalismo fiscale diverrà molto complicata.
Il presidente Formigoni nei giorni scorsi aveva comunque sottolineato il fatto che la manovra è necessaria e aveva ribadito che il federalismo fiscale è anch'esso assolutamente necessario, urgente e indifferibile perché è responsabilizzante.
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