Un sussidio di disoccupazione europeo per i paesi colpiti da crisi economica, pari al 40-50% dello stipendio per 6-8 mesi: la proposta all'Eurozona del ministro Padoan.
Un sussidio di
disoccupazione europeo per proteggere l’unione monetaria dalle crisi
economiche: è la proposta che il ministero dell’Economia
italiano, Pier Carlo Padoan, ha portato sul tavolo del Consiglio
Europeo sul lavoro e gli affari sociali del 6 ottobre a Lussemburgo. Una
proposta, ha spiegato lo stesso ministro al Financial Times, che
rappresenta
«un tentativo di convincere gli europei
che l’Europa è parte della soluzione e non del problema», mentre
finora «il messaggio arrivato alla maggior parte dei cittadini europei
dall’unione monetaria è che è tutta proiettata su banche e vincoli di
bilancio, non su crescita e lavoro».
L’idea è quella di
prevedere un meccanismo diassegnazione dei fondi non basato
sull’entità della disoccupazione nei diversi paesi ma sulla sua dinamica, un
modo per rendere il sussidio di disoccupazione utilizzabile nello stesso modo
dai paesi del Nord Europa, che hanno bassi livelli di disoccupazione, e da
quelli come Italia, Spagna, Grecia, con un tassi più elevati di senza lavoro.
Si pensa a un sussidio
di 6-8 mesi, pari al 40-50% dello stipendio, da far
scattare nel momento in cui i paesi vengono colpiti da shock che generano
picchi di disoccupazione.
Si tratta, in pratica,
di un sussidio che interviene in presenza di shock economici, non davanti ad
alti livelli di disoccupazione. Non serve, quindi, a combattere problemi
strutturali legati all’andamento dei singoli mercati del lavoro ma come
cuscinetto in presenza di unacongiuntura difficile. Un progetto,
conclude Padoan, che vuole promuovere il progresso europeo verso la:«solidarietà
o condivisione del rischio».
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